Dal 2013 l’azienda ha attivato una rotazione colturale biennale che comporta la semina di Favino su circa metà dei terreni seminabili aziendali e di Orzo sull’altra metà, per poi invertire le colture nel prossimo anno.
L’Orzo è un cereale e, in quanto tale, è depauperatore della fertilità del terreno. Tra tutte le colture cerealicole mediterranee è il più rustico e capace di ben adattarsi ai terreni siccitosi e non particolarmente fertili della Masseria Farache.
Il Favino è una specie leguminosa in grado, attraverso la simbiosi con specifici batteri del terreno (Azotobacter), di compiere il grande miracolo dell’azotofissazione, cioè della trasformazione dell’azoto presente nell’atmosfera che ci circonda in azoto organico, arricchendo, in maniera del tutto naturale, il terreno di sostanza organica e di azoto per la nutrizione di altre piante. In quanto tale, quindi, è una coltura miglioratrice, che incrementa la fertilità agronomica complessiva del terreno, a tutto vantaggio della successiva coltivazione dell’orzo. Questo aspetto è molto importante, in quanto ci consente di produrre orzo senza l’apporto esterno di alcun tipo di fertilizzante, nè chimico nè di origine animale (stallatico, pollina, colombina, ecc.), consentendoci non soltanto di coltivare secondo i criteri dell’Agricoltura Biologica (Organic Agriculture) ma, escludendo qualunque rapporto con il mondo animale e il loro allevamento, di produrre della granella di orzo adatta anche all’alimentazione vegana.